In questo video vi spiego come ho integrato il mio biglietto da visita cartaceo, con dei contenuti multimediali in realtà aumentata tramite la mia applicazione mobile.
La realtà aumentata è utile per integrare le informazioni relative ad un prodotto fisico o un catalogo prodotti, associando un contenuto multimediale come un video, una scheda interattiva o un file che dà al cliente quel dettaglio in più che può fare la differenza in un mondo così competitivo.
Le applicazioni sono molteplici, l'unico "limite" è la fantasia.
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Venezia città elettrica
By Marco Nardin / in Blog, Notizie, m5s / 26 Febbraio 2018Venezia città completamente elettrica? E' una sfida difficile ma non impossibile. Proprio per questo all'evento tenutosi a Marghera lo scorso 23 febbraio abbiamo portato la testimonianza del professor Michele Geraci (in diretta live dalla Cina), ingegnere ed economista italiano che parla 5 lingue e vive in Cina da 20 anni, dove insegna mandarino ed è costantemente sotto i riflettori di mezzo mondo.
Michele ci racconta come la Cina abbia radicalmente cambiato rotta, passando da uno tra i paesi più inquinanti al mondo a quello che più sta radicalmente adottando la green economy, mettendola al centro di tutte le tematiche politiche e non. Tra i punti fondamentali: migliorare la produzione energetica, migliorare l'utilizzo dell'energia e imporre sempre più l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili.
Grazie a questi principi e alla volontà di cambiare, in città come Shenzhen circolano taxi (12000) e bus (16000) completamente elettrici. Se una città con più di 10 milioni di abitanti è riuscita nell'impresa nulla ci impedisce di pensarlo anche per la nostra amata Venezia.
Venezia città completamente elettrica? E' possibile!
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Le enormi potenzialità della realtà aumentata
By Marco Nardin / in Blog, Notizie, m5s / 19 Febbraio 2018La realtà aumentata è un arricchimento della realtà fisica!
Mi spiego meglio... immaginate di indossare un paio di occhiali che utilizzano questa tecnologia.
Ora per esempio guardando un cartellone pubblicitario sullo schermo del vostro smartphone compariranno in automatico una serie di informazioni della persona o dello spot pubblicitario che state guardando! Questo è un assaggio della realtà aumentata, ovvero la realtà che ci circonda con l'aggiunta di informazioni per renderci la vita più chiara, utile, o semplicemente più divertente.
Vediamo un'altro esempio, molti di noi sono andati all'Ikea almeno una volta, ora cercate di immaginare come sarebbe utile e comodo poter vedere come appare un nuovo armadio o una libreria nella vostra stanza senza andare fisicamente nel negozio ed immaginare come apparirebbe a casa vostra, tutto questo ancora prima di comprarla e senza muoversi da casa! Grazie all'app in realtà aumentata questo è diventato possibile. Ricordiamoci quindi che prossimamente i nostri smartphone non saranno più solo contenitori bensì attivatori di contenuti.
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Il Reddito di cittadinanza non è un incentivo alla disoccupazione!
By Marco Nardin / in Blog, Notizie, m5s / 13 Febbraio 2018Al contrario: senza Reddito di cittadinanza resteremo tutti senza lavoro. Il Reddito di cittadinanza è uno strumento per la formazione che consente l’accesso ai nuovi lavori. Gli unici che resteranno fra pochi anni. Il mondo del lavoro sta cambiando. Grazie ai robot l’uomo torna protagonista, potendo utilizzare la sua intelligenza e la creatività. Ma abbiamo bisogno di uno Stato che sia consapevole che il passaggio dal vecchio lavoro al nuovo lavoro va traghettato, attraverso un reddito minimo garantito per poter accedere alla formazione che serve all’uomo per trovare spazio nei nuovi lavori. Di spazio ce n’è per tutti. La sola via per l’occupazione è il Reddito di cittadinanza.
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Imprenditore e candidato Cinquestelle | articolo Linkiesta
By Marco Nardin / in Blog, Notizie, m5s / 7 Febbraio 2018L’annuncio della presentazione, nel collegio uninominale per il Senato di Venezia, di un imprenditore veneto tra le fila dell’M5s, ha fatto girare molte teste e sollevare molte domande. Anche perché l’imprenditore in questione non era il classico informatico proveniente da una lunga militanza nei meetup.
Marco Nardin, prima della candidatura, era noto per essere stato, dal 2012 al 2016, presidente dei giovani di Confartigianato. L’associazione di categoria, per quanto apolitica, era stata tradizionalmente associata al centro-destra e di certo si era distinta, almeno nei comunicati ufficiali, per una critica al governo molto distante dall’appoggio costante di Confindustria. È stato uno spunto sufficiente per interrogarsi su un mutamento che sarebbe in atto nelle scelte elettorali e nei punti di riferimento politici tra i piccoli imprenditori.
Sono stato individuato dal Movimento. Mi hanno proposto di fare quello che ho sempre fatto in materia di rappresentanza, cioè parlare delle Pmi e dei loro problemi. Mi è venuto naturale accettare.
Tre i punti da annotare: la priorità alla formazione, il rafforzamento del Fondo di garanzia per le Pmi (da poco peraltro riformato) e il sostanziale via libera ai dazi protezionistici, una delle misure più votate nel programma economico dell’M5s.
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10000 km in 8 giorni a costo zero – Missione Compiuta
By Marco Nardin / in Notizie / 11 Gennaio 2017Sono passati ormai 6 mesi dalla bellissima, faticosissima, avvincente, esperienza fatta a Luglio assieme ad altri fantastici compagni di viaggio dove a bordo di una macchina elettrica abbiamo percorso 10000 km in 8 giorni ricaricando gratuitamente nelle stazioni di ricarica dedicate.
Siamo partiti 8 luglio da Roma direzione Capo Nord dove siamo arrivati la notte dell'11 luglio e dopo 3 ore di sonno siamo ripartiti per arrivare a Venezia il 16 Luglio giusto in tempo per imbarcare la nostra protagonista (una Tesla Model S P85D) su una chiatta per assistere ai fuochi del Redentore in bacino San Marco.
Ma tutto questo perchè?
Ormai da tempo si parla di mobilità alternativa, mobilità elettrica e amica dell'ambiente ma ancora molta confusione e molta diffidenza non aiutano a far conoscere questa fantastica alternativa al combustibile fossile. Allora ci siamo improvvisati ambasciatori per far vedere che è possibile percorrere lunghe distanze con automobili completamente elettriche.
Abbiamo cercato di comunicare che il cambiamento è opportunità, che il futuro può essere migliore, che assieme possiamo raggiungere obiettivi apparentemente lontani.
Tutto questo lo abbiamo racchiuso in un sito www.teslasfuture.com e grazie a dei professionisti meravigliosi abbiamo raccontato con dei bellissimi video tutta la nostra avventura.
Marco
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La Maker Faire si è conclusa da un paio di giorni e il successo si sente nell'aria, si legge nei vari articoli, si vede nella rete, insomma un successo a 360°.
Anchi'io ho avuto il piacere di visitare la mostra e vedere il mondo dei Makers, degli smanettoni, dei rappresentanti di un movimento culturale che raffigura un'estensione del tradizionale fai da te attraverso la tecnologia (vi concedo una pausa di riflessione) ma allora ho visto il mondo degli ARTIGIANI.
Si ARTIGIANI tecnologici, ARTIGIANI innovativi, ARTIGIANI del pensiero, ARTIGIANI del saper fare. Tutti noi abbiamo capito una cosa: la rotta è tracciata, non si torna indietro la quarta rivoluzione industriale è in atto.I numeri di questa edizione della Maker Faire sono stati veramente un grande segnale: oltre 90mila visitatori, oltre 600 progetti presentati, 15mila bambini hanno sperimentato nei 360 laboratori e si sono cimentati con i circuiti elettrici con i robot, i seminari sono stati moltissimi, l'Auditorium Parco della Musica sembrava emettere nuovi suoni, nuove melodie, alcune suonate adirittura da dei robot.
I numeri però dicono molto ma non tutto, allora cose possiamo interpretarli? Come possiamo trovare un filo conduttore tra questa magnifica esperienza dove abbiamo gridato al mondo che l'italia è ancora in grado di innovare e di stupirci, se poi troviamo il solito vecchio e instabile Paese? Non siamo di certo famosi per le nostre Silicon Valley ma non vedo nenache uno sforzo da parte delle istituzioni (assenti in questa edizione salvo qualche sporadica comparsa) nel capire cosa si stà verificando, nel capire che quello che abbiamo visto è il passato e il presente e non il futuro.
“Non mi aspettavo tutta questa gente, vedo un fermento meraviglioso di persone che non si arrendono alla crisi e che si creano il lavoro con la forza delle idee e grazie alle loro capacità», ha detto il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in visita alla manifestazione. «Questo della Maker Faire e degli artigiani digitali è una realtà che come Ministro del Lavoro mi impegno ad aiutare perché lanciano un messaggio molto importante: il lavoro non solo si deve cercare, ma si può costruire”.
Sig. Ministro mi permetta, lei, le istituzioni, le associazioni, il mondo della formazione, l'Italia intera, noi tutti non dobbiamo "impegnarci ad aiutare" come ha commentato, dobbiamo prima capire, capire che oggi si stanno smontando i processi produttivi industriali e si stanno riassemblando con nuove metodologie con nuove tempistiche, e se il paese non salpa e prende il largo verso il nuovo mondo allorà verrà travolto dal nuovo mondo stesso!!!
Non illudiamo i 15mila bambini facciamoli continuare a sperimentare, diamo spazio alle aziende che vogliono innovare, la prototipazione figlia del lavoro artigiano deve riuscire a innescare processi aziendali in grado di creare sviluppo e occupazione, deve rilanciare la nuova manifattura vero volano economico. Non asfaltiamo sopra i loro progetti altrimenti per tutti noi sarà GAME OVER!!!
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Vi presento la nazionale che non molla mai!!!!
By Marco Nardin / in Blog / 2 Luglio 2014Oggi abbiamo presentato la piattaforma Stylenda nella sede di H-Farm a Roncade discutendo di Made in Italy e del rapporto tra artigianato e digitale. Ci siamo confrontati sulle varie opportunità che la "rete" offre alle nostre imprese, su come le aziende devono cogliere i vantaggi di questo momento di cambiamento. Già vantaggi, si perchè i nostri prodotti, i nostri servizi devono generare dei vantaggi (qualità, desing, affidabilità...) per il nostro cliente.
Ma non voglio parlarvi di questo, voglio condividere con voi l'energia che ho portato a casa parlando con gli imprenditori, i designers, gli artisti che erano presenti all'incontro. Si voglio parlarvi di loro, voglio parlarvi di noi, noi che siamo la nazionale che non molla mai. Quella nazionale che ogni giorno scende in campo e a voce bassa inventa, crea, produce, innova e fa grande questo paese. Non vorrei solo dirlo vorrei gridarlo, si gridarlo al mondo intero (magari sapere tutte le lingue).
"Il vero Made in Italy viene fatto dalle piccole imprese che hanno una storia tradizionale, una storia di eccellenza, e il valore aggiunto che mettono in questi prodotti oltre la qualità è la passione" ora aggiungiamoci la tecnologia e il gioco è fatto!!! A supporto di questo mio breve scritto vi invito a vedere questo video sono sicuro che molte persone si identificheranno, il mio pensiero e il mio grazie va a loro a tutte quelle persone che giocano in questa nazionale che non molla mai!!!
Marco
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Stylenda: il made in Italy si racconta
By Marco Nardin / in Notizie / 8 Aprile 2014Eccoci online! Dopo un anno di lavoro dietro le quinte il sipario si è aperto puntando lo sguardo al mondo intero. Si perchè Stylenda.com anche se startup appena nata, ha nel suo dna una storia di secoli, di cultura e di passione, che sono come le colonne portanti di un monumento Italiano di rara bellezza e di inestimabile valore come il Colosseo, piazza San Marco, o il Duomo di Milano.
Gli ingredienti di questa specialità sono molteplici, artigiani selezionati che con la loro passione e capacità riescono a trasformare i materiali pregiati e unici in capolavori di desing, giovani imprenditori folli e innamorati della vita, una location unica dove i sogni incontrano la realtà, il tutto amalgamato in maniera magistrale da un designer giovane ambizioso e folle. Tutto questo è Stylenda un ecommerce di abbigliamento ed accessori di origine 100% made in Italy dove ogni prodotto è realizzato da maestri artigiani e selezionato per garantire uno stile unico. Siamo convinti che i dettagli fanno la differenza e che la differenza non è un dettaglio...
Non vi svelo altro su questo progetto vi invito a vederlo, a condividerlo, a supportarlo perchè il made in Italy è un patrimonio di tutti!!!
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Ripartiamo dalla scuola!!! Bravo Matteo…
By Marco Nardin / in Notizie / 27 Febbraio 2014In questi giorni lo abbiamo sentito ripetere piu volte dal nuovo Presidente del Consiglio Matteo Renzi: Ripartiamo dalla scuola. Bravo Matteo, hai colpito nel segno per oltrepassare questa crisi dobbiamo cercare di risolvere la crisi piu velata, la nostra crisi culturale. La cultura si crea in due posti, nella famiglia e nella scuola, e per scuola intendo cominciando dalla scuola dell'infanzia dove i bambini si approcciano al mondo del gioco, delle regole e dell'insegnamento. Un percorso ambizioso ma obbligato nel quale tutti dobbiamo fare la nostra parte, genitori, insegnanti e voi politici.
Ma come mettere in atto una riforma della scuola che possa nel lungo termine influenzare l'andamento del nostro paese per tornare un paese leader e non un paese/museo da svendere? E pensare che a volte (in verità l'Italia dovrebbe imparare a farlo spesso) basta guardarci attorno, copiare quello che altri hanno gia fatto, senza però usarlo solo come spot elettorale.
Porto come esempio la riforma scolastica fatta in Polonia quark racconta la riforma scolastica della Polonia e dove potete farvi un idea di cosa potremmo provare a fare.
La Polonia nel picco del suo boom Economico, sta riscuotendo a livello mondiale dei successi dovuti alla conduzione e gestione del suo sistema scolastico. I ragazzi polacchi sono risultati i migliori studenti a livello mondiale. E si diventa ottimi studenti se affianco si hanno degli eccellenti allenatori e gli strumenti ottimali per allenarsi. Gli allenatori sono i coach della vita, genitori, Insegnanti, figure di sostegno. Gli strumenti sono le materie, la scuola, le gestione del tempo, l'ottimizzazione degli spazi, la tecnologia, la consapevolezza del mondo del lavoro. Per potere eccellere tutte queste figure devono essere incentivate, quindi non solo gli studenti, ma anche docenti, consulenti e gli stessi strumenti devono essere ottimizzati. L'azione educativa sociale inizia già in tenera età con l'inserimento dei bambini nelle scuole primarie e continua per tutto il percorso scolastico in modo continuo e coerente.
Scuola materna: Sin dalla tenera età vengono insegnate le regole sociali e addirittura economiche; ad esempio viene consegnata ai bambini una sorta di carta bancomat per insegnare l'economia che imparano ad utilizzare con un bancomat a scuola realizzato per loro e imparano i primi rudimenti di economia e l'arte del risparmio e del valore economico. Questo risulta fondamentale specialmente in un paese dove il valore economico viene generato dalle imprese del manifatturiero in primis. I bambini sanno già capire a 4 anni il valore del denaro, come risparmiare e a cosa serve. E per fare capire che i soldi del bancomat non sono nel muro ma che bisogna lavorare e risparmiare per poterli riutilizzare.
Scuola primaria: L'azione dei docenti è supportata dai genitori che si scambiano dati e informazioni. La condivisione tra i coach della vita in questa fase è determinante. La lingua inglese ed italiana viene sviluppata. Il ruolo dei docenti e il lavoro di squadra e anche lo spirito di iniziativa viene potenziato.
Scuola media: E' stata ad esempio inventato un gioco di ruolo a supporto della matematica. Si chiama " Matematica senza Confini" e i docenti insegnano tecniche di creatività matematica, logica ed elasticità mentale attraverso l'origami e i giochi degli scacchi.
Scuola superiore: Si segue con coerenza tutto il percorso scolastico fatto, si perfeziona la lingua inglese ed italiana, si seguono corsi di economia domestica, economia del bilancio ed educazione civica e stradale. Inoltre gli esami di stato vengono svolti con la massima neutralità. Il foglio d'esame giunge alla sede d"esame anonimo classificato solo da un codice numerico. Prima dell'esame viene fornito agli studenti un codice matematico che lo stesso dovrà attaccare sul foglio d'esame corrispondente. Finito l'esame i fogli vengono impacchettati e mandati ad una commissione esterna che li esamina. Tutto ciò serve per evitare fughe di notizie, favoritismi o sfavoritismi. Lo studente viene valutato in modo obiettivo solo sul contenuto dell'esame.
Indipendenza degli istituti: In Polonia gli istituti scolastici sono indipendenti e il dirigente scolastico decidono il programma insieme ai docenti in base al livello degli studenti. Inoltre i direttori hanno piena autonomia per licenziamenti e assunzioni in rispetto alle normative del lavoro.
La Polonia uscita da una grossissima crisi culturale e storica, dimostra com'è possibile potersi reinventare investendo risorse sui ragazzi, i docenti, i consulenti e l'educazione riscuotendo un successo evidente e mondiale. Molte di queste azioni si potrebbero facilmente adottare anche negli istituti italiani. Certo è che il primo passo è stabilire quali sono per il nostro governo le priorità del paese per poter destinare i fondi in specifici comparti. Ma l'educazione, la cultura e l'insegnamento ai giovani di un mestiere e del rispetto alle regole, l'incentivo dei docenti che lavorano, rimane una delle principali priorità.
Prima però caro Matteo, informa l'Europa che quando parla con un direttore del Ministero dell'istruzione è uno dei 300 direttori, di al Ministro Giannini che quando parla di meritocrazia e di cambiamento deve vedersela con le 1200 persone che popolano il Ministero dell'istruzione, che a mio avviso e in verità anche dell'ex ministro Profumo, (si è confidato con me una sera a cena) non hanno nessuna intenzione di cambiare.
Io come molte persone, la mia parte la faccio, come genitore, come imprenditore come cittadino ora tocca veramente a voi.
Marco.